Il "Tocchetto" veniva consumato dai pastori, durante la transumanza
dai monti dauni alla pianura del tavoliere. La sua forma schiacciata deriva dal fatto che veniva posto sotto la sella o le
bisacce del proprio animale da soma. Oggi per il "Tocchetto" si è fatto ricorso a un sistema artigianale,
sistemandolo tra due assi di legno massello tenuti pressati per mezzo di una corda attorcigliata e legata.
La bontà del "Tocchetto" prodotto dalla
parte più pregiata del suino: il filetto, tagliato a pezzi più o meno regolari a forma di piccoli rettangoli rotondeggianti,
di aspetto magro un solo lato presenta un sottile strato di grasso che conferisce al "Tocchetto" morbidezza e sapore.
Prima di essere insaccato viene salato ed aromatizzato con spezie e aromi tipici del posto.
Dopo alcuni giorni viene insaccato in budello naturale, compresso tra gli assi di legno e infine sistemato in cantine
arieggiate per la stagionatura .
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